prova a respirare l’odore della tua pelle
dopo otto ore di fabbrica
no
non puzza di sudore e
nemmeno di sangue
e neppure di lacrime
è un sogno vomitato al mattino
lascialo respirare
sulla tua mente rinchiusa
aspettalo
inizia a vibrare
rabbia, sa muoversi
si compie come un disegno
su una tela sporca
sopra un tavolo, al buio
pezzi di pane, frutta già marcia
specchiati i tuoi sorrisi
una faccia scavata
da un lavoro ucciso un secolo fa
non attendere, iniziati
muoviti
impara
odora la tua pelle,
è un segnale