senza titolo

DOPO LA
GUERRA

 

La mia vita dopo la guerra è fatta di piccole cose

Mi alzo la mattina presto che è ancora notte ( per alcuni
)

intorno alle cinque

mangio un po’ di frutta e bevo del latte caldo

Poi esco e

lascio correre a lungo i miei respiri

verso le colline della città vecchia

 

grattare le orecchie del povero lupo

è un piacere leggero

che ascolto al mattino

regalandomi del pane

 

luminose albe

lascio che si stendano sul mio viso

di fango e miele, canto

ogni mattina

 

aperta

 

i soliti rumori

chiassosi, allegri, malinconici

ascolto una musica di carezze leggere

assaporata dalla mia pelle

 

non sono più

in mezzo alla battaglia

nessuna spada

né mitraglia

sangue libero

come fiume

sotto il nostro ponte. disteso

 

ti ho visto assassino

 

non era questo il mondo che volevo ( sognavo )

gli amici di ieri sono lontani

più del tempo della mia infanzia

 

ti ho cercata

prima di incontrarti

quando tu eri vicina a me

ho ripreso a sparare

su di loro

e su di me

 

a un telefono

l’unica cosa che questa guerra sembra aver lasciato in
piedi

 

 

 

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.