Scogliera

SCOGLIERA

 

l’ho pensata

al silenzio dei venti

lasciati cadere

su pagine e sassi

 

leggera toccata

di seni arrossati

 

nudo fra le rocce

scendeva la luce

freddava il vento la pelle mia

al riparo era la casa bianca di sole

 

sospiri travolti dal gioco

delle maree

 

la polvere dei fiori

più non temevo

 

figura slanciata

s’insinuava

il tuo corpo

statuario e leggero

tra i cumuli

lunghi e sottili

 

fondo d’asfalto

non ricordo

 

fortuna,

solo fortuna

 

 

 

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.