senza titolo

non ci sono mai stati né gnomi né folletti

le strade sono piene

a grappoli i bambini

 

su nessuno

di questi alberi

nasce un frutto

questa terra

mille volte pugnalata

alle spalle

affoga nel sangue della sua stessa vita

non è più solcata

da aratri e cavalli

come fu ieri.

Troppi addii

senza rimorsi

solo paure

e a me

non resta che camminare

fra i poveri resti di un’antica civiltà

di donne guerriere e di saggi vestiti di lungo

vedere i loro segni sull’erba

i loro sorrisi di morte disegnati

sulle umane pietre

e poi nulla più, nemmeno parole

qui

 

 

portami via con te, terra di fate

i tuoi nuovi guerrieri, già conosco 

da sempre

portami via vento d’Irlanda

Madre dei Mari

lasciami sulle tue spiagge

pelle e sangue, un fluido

canti del cuore

voce, unica

Soffia ! Vento Silenzioso dell’Ovest

caldo seme fra le gambe

a cadere

ancora

 

forse a nord

forse a nord c’è ancora speranza

forse a nord c’è ancora qualche figlia

ascoltare

la Voce della Notte

silenziosa scivolare fra i ruscelli


 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.