senza titolo

Profumi di
colline in fiore

ho lasciato in Giugno

 

Sole e Luce

Bianco

viti distese su tavole verdi a cingere solitudine

lenzuola spiegate

verdi prati folti

senza righe disegnate

tramonti di incendi bruciano sapori di carne, rossa

tini riempiti di patate

pomodori, su tovaglie di vino

arrancando

li hanno raccolti, loro

scavanti nella terra le mani rosa, pulite di città

nascosto dagli alberi questo pensiero

rotto dal canto di cicala, continuo

senza più il vomitare di città, assiduo

pensieri liberi

a correre per le strade

polverose, di sassi e sterco

mani sudate

 

sono giorni

in cui preferisco non pensare

 

lascio scorrere il fango

uscito dalla terra

nella notte piovosa

 

all’ombra del nuovo 
sole, nulla più

assolati gli occhi, brillano veri

 

vuoti di paura, quando arrivai

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.