PICCOLI RICORDI (
ancora )
non scrivo della morte
temo che si arrabbi
e venga a prendermi
non scrivo dei miei morti
perché non li sento miei
li ho ricacciati nei loro alveari
per non essere anch’io forte
è così che si diventa grandi ?
a guardare le anime che muoiono ?
e sapere che non c’è dio che le accoglierà
per avere paura e
nascondermi sotto il tavolo, fra le coperte
a cadere
senza spazi
linee
vuoti
così, a cadere
goccia di sangue
soli,
paura di cercare
ancora !
vermi
sfumature di grigio
vestiti spiegati
nuvole
acqua sozza
in pozzanghere
tuta, pallida
smorta
minute gambe
fragilità di colore