Ansa

ANSA

 

fuori dalla finestra vedo :

un carcere pulito ( di cemento )

più a fondo nell’ansa del fiume ( sporco )

 

della finestra mi sfuggono i colori

dei contorni mai osservati

 

dalla finestra fingo di affacciarmi

mi rivedo nel professore appeso del libretto sconosciuto,
ai più

scemi di questa città, uguale, proprio come è descritta

minuziosa e lenta, vetrina

colorata al centro di marmo lucido, poche luci

e ragazze svestite dei jeans,

che scemo ! parole al vento, magari..

sarebbero già sulle tue labbra

e le canteresti

 melodia

malinconica e corale, un suono

dell’anima

stesa su una pagina bianca mille volte evocata

prende il volo dalla finestra, senza gettarsi

                                           
senza cadere

schianta l’urlo !( contro i palazzi )

altro che sassi contro la polizia

è un sogno più forte

lento e lungo, respirato

fra le tue cosce sudate d’interno

 

 

 

 

 

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.