ANSA
fuori dalla finestra vedo :
un carcere pulito ( di cemento )
più a fondo nell’ansa del fiume ( sporco )
della finestra mi sfuggono i colori
dei contorni mai osservati
dalla finestra fingo di affacciarmi
mi rivedo nel professore appeso del libretto sconosciuto,
ai più
scemi di questa città, uguale, proprio come è descritta
minuziosa e lenta, vetrina
colorata al centro di marmo lucido, poche luci
e ragazze svestite dei jeans,
che scemo ! parole al vento, magari..
sarebbero già sulle tue labbra
e le canteresti
melodia
malinconica e corale, un suono
dell’anima
stesa su una pagina bianca mille volte evocata
prende il volo dalla finestra, senza gettarsi
senza cadere
schianta l’urlo !( contro i palazzi )
altro che sassi contro la polizia
è un sogno più forte
lento e lungo, respirato
fra le tue cosce sudate d’interno