DOPO LA
GUERRA
La mia vita dopo la guerra è fatta di piccole cose
Mi alzo la mattina presto che è ancora notte ( per alcuni
)
intorno alle cinque
mangio un po’ di frutta e bevo del latte caldo
Poi esco e
lascio correre a lungo i miei respiri
verso le colline della città vecchia
grattare le orecchie del povero lupo
è un piacere leggero
che ascolto al mattino
regalandomi del pane
luminose albe
lascio che si stendano sul mio viso
di fango e miele, canto
ogni mattina
aperta
i soliti rumori
chiassosi, allegri, malinconici
ascolto una musica di carezze leggere
assaporata dalla mia pelle
non sono più
in mezzo alla battaglia
nessuna spada
né mitraglia
sangue libero
come fiume
sotto il nostro ponte. disteso
ti ho visto assassino
non era questo il mondo che volevo ( sognavo )
gli amici di ieri sono lontani
più del tempo della mia infanzia
ti ho cercata
prima di incontrarti
quando tu eri vicina a me
ho ripreso a sparare
su di loro
e su di me
a un telefono
l’unica cosa che questa guerra sembra aver lasciato in
piedi