E’ stato o non è stato ? Solo una fantasia reale

ideali ( sognati )

 

i miei pugni

sono sempre chiusi

in fondo a tasche
strette

attimi

e volano rabbiosi

verso il cielo,

a prender l’aria

scura e sporca

Quel cappotto l’ho
gettato.

sul tuo letto

ancora da rifare

seguito di una notte
nulla

che mi ha rubato
anche quei pugni

fermo sulla strada

che corre

fili di sangue

bagnano occhi

che tu odi

e temi,
maledetta !

le mie scarpe e

piedi stanchi

gonfi

palloni colorati
volano

anch’essi

verso il cielo

 

è finito questo
bruttissimo sogno.

ricomincio a vivere.
E a sentire

Questa gabbia questa
cappa

di fumo e ferro

di acidi

di stomaco

da vomitare

 

nelle notti ubriache
di dolci estasi

 

di un buio fitto come
la città di palazzi

di auto che corrono

 il tuo sogno che muore

 

Apro il mio Animo
alle cose del mondo

a tutte le cose del
mondo

la sensibilità sfiora
ogni sfera del sentire

i ricordi

i rimpianti

la conoscenza

il dolore

la gioia

te

le sfere prendono
corpo

diventano Voci di
pongo

urlano e parlano

su di me contro di te

 

è vuoto il mantello
del capitale

 

 

 

 

 

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.