Due spazi

Due spazi

 

stelle

che sono satelliti

quando ci affoga la sera

( E nasconde le paure )

 

si sveglia soffuso il desiderio di te

e prende il suo spazio

più del giorno stordito dai rumori

 

sentire il tuo corpo che abbraccia sangue e nervi

forse è la paura 
mia

 vivere la tua
pelle

segnarla dei pensieri, miei

gridalo ! e ti prenderò in fretta

 

i rumori della città

sono lontani.

 

Buonanotte

a voi che credete

noi ce ne stiamo quassù

a sparare alle nuvole

 

quelli sono fuggiti

tutti

nei loro vestiti grigi

e ci hanno lasciati come poveri scemi

a sparare alle ombre

 

come visone striscia nella città

 

attento alle luci puntate

raso ai muri

bevi acqua di fogna

 

nessuno ti sarà amico

è inutile guardare

occhi

seni

 

lucidi passi

temerai di più

 

senza scarpe

 

 

 

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.