Ma qual è la novità?
I prodotti Made in Israel si boicottano da vent’anni almeno.
La campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani è iniziata al tempo della prima Intifada, anche se qualcuno la praticava già da molti anni.
Si boicottavano i pompelmi Jaffa e tutti gli agrumi israeliani in generale, e una marea di altri prodotti che non sto qui ad elencare.
I vari comitati e coordinamenti cittadini, regionali e nazionali italiani, tutti di sinistra, sia parlamentare (poca roba…) che di Movimento ( la maggior parte) e qualcosa dell’associazionismo fin dal 1987 hanno lanciato anche con azioni dirette eclatanti (come gettare vernice rossa sui pompelmi Jaffa dentro i supermercati..) una forte campagna di boicottaggio che è durata per anni.
Chi ricorda il mitico coordinamento nazionale di solidarietà con l’Intifada?
Ma mai è stata fatta una campagna di boicottaggio delle merci ebraiche. Mai.
Per cui il comunicato della FLai-CUb è stato pessimo, davvero un’uscita che non capisco. Mai fatto prima, a mia memoria, un errore simile. Neanche la fretta e la rabbia possono permettere di parlare di boicottaggio delle merci ebraiche.
Mica siamo antisemiti, cazzo! Queste cose lasciamole fare a quegli stronzi di nazisti di Forza Nuova, Militia, Casa Pound ecc ecc. A cui ovviamente non frega nulla dei palestinesi di Gaza, ma che come al solito sono ben contenti di attaccare gli ebrei.
E’ la loro storia, non la storia della sinistra di movimento.
La sinistra, soprattutto quella antagonista, ha sempre saputo distinguere fra Israele e il Sionismo, e l’ebraismo, la comunità ebraica romana e italiana, gli ebrei.
Mai stati antiebrei o antisemiti ( ma gli storici non hanno già spiegato a sufficenza che sia gli ebrei che i palestinesi hanno la stessa radice etnica-culturale-territoriale e quindi entrambi semiti?!) .
Per cui l’accusa che oggi Israele, e alcuni esponenti delle comunità ebraiche italiane, per non parlare dei vari politicanti nostrani, i quali ovviamente son peggio delle bandiere al vento, portano avanti contro chi vuole boicottare l’economia di guerra israeliana è strumentale, faziosa, vergognosa.
Io boicotto i prodotti Israeliani e sono contro la guerra di Tel Aviv contro il popolo palestinese.
Ma cazzo nessuno può dirmi di essere antisemita, visto che ho amici ebrei, visto che son diventato antinazista e antifascista a 11 anni, studiando la vergogna dell’olocausto !
Io provengo da una famiglia che ha sempre difeso e protetto gli ebrei romani dall’antisemitismo di destra.
Quindi non accetto che nessun ebreo mi taccia di antiebraismo. Mai.
Sono antisionista e sono contro il Governo stragista d’Israele.
E come me lo sono migliaia di persone che aderiscono al boicottaggio dell’economia di guerra Israeliana.
Non mi interessa che quelli della PDL o del PD lo capiscano, ma mi interessa che lo capiscano gli ebrei di Roma e di Italia che non sono schierati con il governo stragista di Tel Aviv.
Perché tacciare di antisemitismo la sinistra antagonista, pacifista, filopalestinese italiana non farà che aumentare la divisione fra sinistra di Movimento ( o quello che ne resta..) ed ebrei non filoisraeliani.
Altrimenti penso, come molti, moltissimi ebrei e anche israeliani hanno detto e scritto da anni a questa parte, Israele si scaverà la fossa da solo, costretto a vivere in uno stato di guerra permanente, per sua ottusissima scelta.
E si troverà come alleato gente tipo i cristiani fondamentalisti americani, gli ex missini italiani, i militaristi turchi, ecc ecc.
Gente con cui non capisco come facciano ad andare d’accordo….
ramingo