Il romanzo di Andrea è come un pugno allo stomaco. Ma di quelli ben assestati. Che ti lasciano indubbiamente senza fiato, per tanto tempo… al punto che non sai se riuscirai a respirare ancora.
Il romanzo intreccia diverse storie di ragazze giovanissime, adolescenti, assolutamente a favore dell’anoressia.
Nel senso che sono anoressiche consapevolmente, che cercano di elevare a stato di coscienza positivo,il loro autodistruggersi.
Perché cercano di sottrarsi alla vita muovendo decise verso il collasso.
E verso questo collasso che la scrittura pregevole perché diretta e non giudicante Andrea ci porta.
Un viaggio che lo scrittore ha fatto da osservatore esterno con rigore e intelligenza, e l’ha saputo narrare con maestria e sapienza che son davvero rare per un giovane scrittore di 25 anni…
Personalmente è un mondo che non conosco. Non ho amiche o amici anoressiche o anoressici.
Almeno che io sappia…
E’ per questo che il romanzo di Andrea mi ha lasciato sconcertato:perché mi ha aperto una finestra su un mondo devastato e devastante. E ora è difficile richiudere questa finestra. E’ difficile non pensare a quante ragazze si stiano letteralmente facendo a pezzi tramite una pratiche psicofisica potente quanto può esserlo quella di un asceta, o di un mistico.
Solo che loro la usano al contrario.
Vi straconsiglio di leggerlo.
Senza ombra di dubbio.
Così a leggere il commento mi fa paura questo libro, però me lo annoto
grazie, marina