Ode a Vincenzo

ODE A VINCENZO

 

Magnifico Amico

di una sera di Primavera

quando sdraiato per terra cantasti la vita

il tuo cuore di cerbiatto

 

di un nuovo ritmo

liberatore

( assassino )

 

fiumi di Stout

come acqua e speme

 

seni appena sfiorati

da sogni ancora puri

 

lente mani putride

 

e fumo come nero

 

sui palazzi che non sapevamo

essere nostri

nel tempo che forte

masso

cadeva sulla nostra amicizia

 

 

 

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.