Sciopero

 

 

Sciopero

 

La strada è ancora sporca

delle urla e dei piedi

qui, con le nostre pesanti scope

di ieri

mai avvezze

( spezza l’aria una sirena )

e cerchiamo di cantare

rauchi

 

(a me hanno solo) sporcato la strada

 

dice er gobbo

che non sa

 

fra pensieri tristi e malconci

 

rauche le voci sedute alla televisione

rovesciate le spalle

ai tempi del futuro

 

“chiamala un po’ come vuoi,

basta che la guardi in faccia

la tua paura, vecchio”

 

non si ferma, come le fabbriche

altre strade sono pulite da tempo

e non un lamento, non un grido !

di rabbia

 

sempre più soli viviamo le piazze, lavate

dai compagni spazzini

vestiti di tela

This entry was posted in Territori Occidentali. Edizioni "Oppure" Roma, 1999. Bookmark the permalink.