Sciopero
La strada è ancora sporca
delle urla e dei piedi
qui, con le nostre pesanti scope
di ieri
mai avvezze
( spezza l’aria una sirena )
e cerchiamo di cantare
rauchi
(a me hanno solo) sporcato la strada
dice er gobbo
che non sa
fra pensieri tristi e malconci
rauche le voci sedute alla televisione
rovesciate le spalle
ai tempi del futuro
“chiamala un po’ come vuoi,
basta che la guardi in faccia
la tua paura, vecchio”
non si ferma, come le fabbriche
altre strade sono pulite da tempo
e non un lamento, non un grido !
di rabbia
sempre più soli viviamo le piazze, lavate
dai compagni spazzini
vestiti di tela