“Scontri di piazza” a Fermo

SABATO 1 DICEMBRE 2012

ORE 18,30 – ingresso gratisse

Presentazione Rivista LASPRO + SCONTRI DI PIAZZA (Autonomi senza Autonomia) Lorusso ed. con Luigi Lorusso e Marco Capoccetti Boccia

“11 racconti di scontri di piazza, contrassegnati da data e luogo, in un periodo storico poco conosciuto, quegli anni ’90 vissuti come un deserto freddo da attraversare dopo la fine delle organizzazioni autonome, in una Roma in trasformazione, dove tra centri sociali istituzionalizzati e periferie disumane resistono pochi, disorganizzati e forse velleitari, che continuano a chiamarsi autonomi.
Mai pentiti, mai arresi.”

http://www.lorussoeditore.it/Scontri%20di%20piazza.html

http://www.laspro.it/

dalle ORE 20.00 possibilità di cenare con i piatti preparati dalle cucine autonome de casa nostra.

ORE 21,30 – ingresso a sottoscrizione –

TEATRI DELLA VISCOSA presentano: NO TAVEVO DETTO

Uno spettacolo che vuole INFORMARE e INCURIOSIRE, ma anche far emergere come la COSTRUZIONE DEL NOSTRO FUTURO passi attraverso le nostre scelte e l’espressione inequivocabile del nostro pensiero.
ESSERE NO TAV non è solo la necessità di FERMARE un traforo inutile. E’ una questione di DIGNITÀ, di ONESTÀ, di LIBERTÀ.

http://www.teatridellaviscosa.com/principale/no-tavevo-detto

dalle 23 a seguire fino a tardi concerto Live di:

– ZONAROSSAKREW (ZRK) (L’Aquila) +

– COSTA FAMILIA (Porto San Giorgio)

Il loro nome, Zona Rossa Crew, ricorda, per assonanza, quello di uno dei gruppi che hanno fatto la storia dell’hip hop italiano, i romani Onda Rossa Posse. Certo quelli erano altri tempi: primi anni ‘90, gli anni della fine della Prima Repubblica e dello scoppio della prima guerra del golfo, del movimento studentesco della Pantera e del circuito di quei centri sociali come il Forte Prenestino a Roma, l’Isola nel Kantiere a Bologna, il Leoncavallo a Milano, che si proponevano di portare avanti, sebbene depurate da certi eccessi, le istanze e le rivendicazioni politiche dei movimenti giovanili degli anni ’70. Il rap italiano nacque in seno al mondo dei centri sociali autogestiti, come musica dai contenuti ribelli, forma poetica attraverso cui esprimersi e raccontare la realtà, soprattutto quella delle aree metropolitane. “Una musica di lotta e di protesta”, come ha scritto a posteriori Militant A, leader degli Assalti Frontali, band romana formatasi in quegli anni e tutt’ora attiva. Dei protagonisti di quella stagione irripetibile i Zona Rossa Crew potrebbero essere i figli, talmente giovane è la loro età. Eppure il loro modo di intendere e fare rap proviene direttamente da lì. Genere dai tratti marcatamente conflittuali ed identitari, il rap e tutta la sottocultura hip hop continuano ad essere, nonostante tutto, fenomeni capaci di funzionare ancora da collante di aggregazione autonoma per una politica che è prima di tutto pratica di azione sul territorio.

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