“Le inesattezze del Velino e del Messaggero…”


Oggi, giovedì 5 Febbraio 2009, mi sono recato presso il Tribunale di Roma a seguito della notizia riportata ieri alle ore 12.48 da un lancio giornalistico dell’Agenzia Stampa "Il Velino"
Il lancio scriveva questo http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=759995
come potete leggere in questo lancio si affermano delle cose assolutamente false. Ho mandato una mail ieri stesso all’agenzia Il Velino in cui scrivevo queste cose:

1) Il faldone portante non era affatto al suo posto al momento del ritrovamento, ovvero l’archivio di via Silvestri, perché il suo posto era l’archivio del vecchio Giudice Istruttore, insieme al secondo faldone che componeva l’intero fascicolo degli atti processuali riguardanti l’omicidio di Verbano. Lì, in quell’archivio il faldone portante non c’era e il secondo faldone invece si.
Perché mai?
Perché nessuno, ripeto nessuno, sapeva che il faldone si trovava in via Silvestri ?

2) Era stato il sottoscritto a chiedere ripetutamente e in forma scritta alla segreteria del P.M. Diana De Martino se era in possesso del faldone portante.
E non "qualcuno", come affermate voi nel vostro lancio d’agenzia.
La segreteria mi aveva risposto più volte in forma orale, dopo attenta ricerca, che il faldone portante era stato riconsegnato presso il vecchio archivio del giudice istruttore, ricomponendo così insieme al faldone secondario, l’intero fascicolo.
Ma lì, come vi ho già detto, non c’era.
Ed è stato cercato per mesi, anche in altri archivi del Tribunale e anche in quello della Procura della Repubblica. Ma non risultata essere da nessuna parte. E nessuno, né commessi, né impiegati, né archivisti e neanche segreterie di Pubblici Ministeri, per mesi ha saputo dare una risposta alle mie richieste.
Perché non avete chiarito meglio la notizia nel vostro lancio d’agenzia?

a questa mail, inviata due volte, non ho avuto risposte…

Oggi poi, andando in Tribunale ho comprato "Il Messaggero", dove un lungo articolo riportava un virgolettato in gran parte esatto, riprendendo una dichiarazione che avevo rilasciato ieri pomeriggio alle ore 16 circa a commento del ritrovamento del "faldone scomparso". Ma questo articolo si apriva anche con una grave inesattezza.
Si dice testualmente che del ritrovamento "ne da notizia Marco Capoccetti" e nel sopratitolo riporta addirittura la frase "ad annunciare il ritrovamento è stato lo stesso laureando che aveva denunciato la scomparsa del faldone".
Non è così. Non è assolutamente così.
Come potete leggere sopra è stata l’Agenzia Stampa Il Velino a dare notizia del ritrovamento del faldone. Io ho solo commentato con gioia, all’agenzia stampa OmniRoma dell’ottenuto ritrovamento.

Chiedo quindi al Messaggero di rettificare quanto sopra, pena mandato legale ai miei avvocati per muovere querela nei confronti dello stesso, per aver scritto una cosa che io mai e poi ho dichiarato.

Dunque dicevo del mio viaggio in Tribunale di stamattina.
Sono andato felice  in Tribunale all’idea che il faldone fosse stato finalmente e prontamente ritrovato.
Ma la gioia è durata ben poco. Perché tutti gli uffici competenti mi hanno comunicato che l’indagine è ancora in corso….e che il faldone non è stato affatto ritrovato!
Mi hanno ripetutamente smentito quello affermato dall’agenzia stampa Il Velino e mi hanno chiesto conto delle mie presunte dichiarazioni di ritrovamento al Messaggero.
Ho quindi dovuto difendermi da quelle dichirazioni apparse sul Messaggero.
Ho quindi dovuto dichiarare in forma scritta alla polizia giudiziaria che non ero stato io ad annunciare il ritrovamento del faldone, e che mi sarei mosso in vie legali per difendermi da frasi a me attribuite e mai dette. Mai.

Dunque le indagini proseguono, ma il faldone ancora non è stato ritrovato.
Rinnovo il mio invito al Velino e al Messaggero di smentire e rettificare ciò che hanno pubblicato.
E giro per conoscenza questa mail a Carla Verbano, agli amici e alle amiche di Valerio, a giornali, radio, blog, siti internet.
Chiedo solo la verità sul "faldone portante".
Chiedo solo che venga rimesso al suo effettivo posto.
E non mi arrenderò con la mia denuncia, pubblica e legale, affinché ciò non accadrà.

Grazie

Marco Capoccetti Boccia

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