Del 15 ottobre e dintorni…parte 2

Di nuovo qui a parlare del 15 ottobre, tanto non si parla d’altro in città adesso.

Ovviamente se ne parla nel modo peggiore: a tavolino, in senso politicista, dove in pochi si decide per tutti e troppo in fretta senza lasciare che maturino le possibilità reali per una vera partecipazione di massa alle riunioni e assemblee cittadine che si stanno svolgendo in questi giorni. Non va assolutamente bene, non va nella direzione giusta, che pure ci si auspica di raggiungere: quella della massima partecipazione delle persone al corteo nazionale con contenuti che siano realmente conflittuali e che non facciano un favore al Nuovo Ulivo. Ovvero, il Movimento in piazza fa cadere il Governo Berlusconi e Bersani-Di Pietro- Vendola ne raccolgono i frutti ! Eh no cavolo, non è per questo che scenderò in piazza il 15 ottobre !!

Ma non doveva essere la giornata dell’indignazione e dell’assedio (pacifico, simbolico, ma determinato) ai palazzi del potere ?! E allora chi ha deciso e perché di portare la manifestazione nel vuoto di piazza San Giovanni ???                                                                     Nell’appello qui sotto c’è scritto che la manifestazione finirà a Piazza San Giovanni: perché ?!Leggetelo: http://romattiva.splinder.com/post/25621794/15-ottobre-cambiamo-litalia-cambiamo-leuropa

Mi ripeto: perché finire a piazza San Giovanni ? Mi sembra che in questi mesi si è più volte manifestato sotto i palazzi del Potere, che la rabbia delle persone si è diretta più volte verso i palazzi del Potere, e allora perché il Coordinamento 15 ottobre decide di andare a Piazza San Giovanni ?

Una pessima scelta, a mio modesto avviso…

Ancora una volta credo sia importante lavorare politicamente affinché il 15 ottobre sia una giornata di lotta, pacifica ma determinata, di assedio simbolico e di massa contro i luoghi della Democrazia Rappresentativa e contro quelli del Potere economico reale, portando in piazza, dai quartieri ai posti di lavoro, dalle scuole all’università, masse e masse di lavoratori e lavoratrici, disoccupati e disoccupate, studenti, precari e precarie, pensionati e pensionate, nel senso dell’autorganizzazione reale e non quella finta iperpoliticista che tanto vedo aleggiare ancora una volta in città, per niente simile allo spettro ben più famoso che aleggiava 170 anni fa…

Per l’autorganizzazione sociale

per l’autogestione delle lotte

 

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One Response to Del 15 ottobre e dintorni…parte 2

  1. Giovanni says:

    La destinazione a Piazza San Giovanni è stata fissata PER ALLONTANARSI, volontariamente, dai palazzi del potere. Quel tipo di potere, in qualsiasi forma sia amministrato, non ci può più rappresentare e per questo motivi quei palazzi sono simboli completamente privi di significato.
    C’è anche un altro motivo.
    L’assemblea di coordinamento della manifestazione ha voluto aumentare le probabilità che la manifestazione si svolga in maniera non violenta, cosa che è più facile senza trovarsi un muro di guardie armate davanti. Inoltre pare che sarà la delegazione No Tav ad aprire il corteo e sotto Palazzo Chigi non credo che avrebbero lanciato margherite.

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