Sgombero Ex Teatro Apollo

Qesta mattina c’è stato lo sgombero dell’ex Teatro Apollo di Via Giolitti, occupato da mesi da alcuni gruppi di migranti, perlopiù nordafricani.
Ho visto lo sgombero in diretta poiché abito a piazza Vittorio e stavo passando di la quando ho notato un paio di volanti della polizia e la serranda dell’ex teatro aperta. Mi sono avvicinato a “curiosare” per capire cosa stava accadendo e ho visto che stavo identificando i migranti all’interno dello spazio e volevano portarli via.
Mi sono arrabbiato quando ho visto che gli agenti maltrattavo i migranti, come al solito. Mi sono presentato come un cittadino democratico del quartiere e ho provato a fare una foto con il telefonino ma mi hanno ovviamente bloccato e chiesto i documenti.
Dopo un po’ di manfrina glieli ho dovuti dare e mi hanno quindi identificato via radio in contatto con la questura.
Hanno minacciato di portarmi via al commissariato di zona per oltraggio, resistenza e cazzate varie.
Ma dopo un po’ di manfrina, durante la quale io ho ovviamente mantenuto un profilo basso perché ero solo, mi hanno lasciato andare.
I migranti, tutti uomini, sono stati portati via con le volanti.
La cosa assurda è che invece di sostenere i migranti occupanti e dargli un premio poiché stavano in qualche modo ripulendo uno spazio abbandonato al degrado da anni sono stato sgomberati e denunciati e temo che ora verrano portati all’infame Cie di Ponte Galeria.
L’ex teatro Apollo è abbandonato al degrado da decenni: fu acquistato dal Comune di Roma, quando era sindaco Veltroni, per la cifra spropositata di oltre 4.000.000 di euro nel 2001 dalla società Cairoli 2000. C’era un progetto di ristrutturazione dello spazio per assegnarlo alle associazioni culturali del quartiere, in primis la ormai famosa Orchestra musicale di Piazza Vittorio. Il progetto non è stato mai finanziato, non è mai partito e lo spazio è abbandonato al degrado più totale da allora. Lo spazio è un immobile nelle disponibilità dell’assessorato alla casa del comune di Roma, che evidentemente preferisce tenerlo chiuso e degradato piuttosto che utilizzarlo ai fini sociali.
Marchetto
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