Recensione di “Rumble Bee”

Forse Malcolm non è riuscito a riunire tutte le sue tribù, come sognava di fare ispirandosi a Lawrence d’Arabia, ma sicuramente le tribù, sue e non sue, per un paio d’ore, anche se per un paio d’ore appena, ma comunque ribellandosi agli ordini dei rispettivi capitribù che non le volevano unite, si sono unite. E si sono riprese la Piazza del Popolo, per un po’.

Un bellissimo libro questo “Rumble Bee” scritto da Il Duka e Marco Philopat, un libro che ci fa viaggiare nella storia delle rivolte di questi ultimi 3 anni circa e ci racconta, accennandole, quelle degli ultimi 30. Forse m’era piaciuto di più il precedente “Roma KO” perché trattava, con la nostalgia degli sconfitti, dei meravigliosi anni ’70, o meglio della loro fine e anche di quelli meno meravigliosi ma comunque estremamente militanti che furono gli anni ’80. Ma in fondo mi piace moltissimo anche “Rumble Bee”, tant’è che l’ho letto e riletto due volte, perché è veloce, onirico, addirittura fresco…

Malcolm dopo anni di girovagare si rituffa nei casini, nella lotta, per fortuna senza la retorica pesante del passato, ma con tanta creatività, fantasia e una buona, buonissima dose di irriducibilità del conflitto degli emarginati, dei precari, di chi non ha, ancora una volta, nulla da perdere, se non le famose catene di cui si parla in un altro famosissimo libro. E allora Malcolm per rompere queste catene si inventa una rivolta incredibile, in cui addirittura Moccia viene preso a capocciate sul naso, scena geniale !, una rivolta così geniale che manco i situazionisti degli anni ’60 o gli sceneggiatori di Hollywood avrebbero avuto la capace di inventare. Una rivolta in cui tutte\i esprimono l’incazzatura che hanno dentro da sempre, sì, ma lo fanno creativamente e con un’infinita fantasia manifestando la loro voglia di libertà ma anche quella  di far casino, e che cazzo !

Una rivolta che di nuovo attraversa la vecchia Europa e presto tutto il Mediterraneo, una rivolta con tanti fili rossi e nessuna divisione “interna” fra buoni e cattivi vestiti da “neri”, come fu invece quell’altra rivolta, quella da cui Malcolm uscì stanco e sconfitto: Genova 2001.

Stavolta Malcolm ritrova compagni e compagne di un tempo che fu, ma si tuffa in un mare, un’Onda gigantesca, cavalcata da tante\i giovanissimo studenti, precari, incasinati vari. Tante\i senzafuturo che ricominciano a incendiare le metropoli, o forse non avevano mai smesso di farlo…. E Malcolm porta con sé il suo accendino.

“Nonostante l’abbardatura riconobbe Jolanda che stava infilando un bombone dentro il vetro rotto di una Jaguar.Forse non serviva a niente attaccare d’inverno il palazzo, ma ogni tanto è bello vedere che l’ordine è messo sottosopra, pensava Malcolm…” (pag. 299)

“Rumble Bee”: un nuovo sciame di api operaie attacca la metropoli

Compratelo, fotocopiatelo, scaricatelo: insomma leggetelo !

E fate circolare le idee di rivolta che esso contiene…

Rumble Bee, Duka & Marco Philopat, Agenzia X,

Potete acquistarlo nelle migliori e peggiori librerie del Paese oppure qui:  http://www.agenziax.it/?pid=51&sid=30

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